Perché il 2022 incoronerà il digital inkjet come il futuro della stampa dei libri
Visto che le prospettive per il mercato della produzione di libri restano favorevoli, un trend crescente sarà il passaggio alla stampa digitale inkjet - una tecnologia di stampa che abbina la reattività e l'adattabilità del digitale con l'immediatezza della stampa a getto d'inchiostro.
Mentre la tecnologia della stampa digitale continua a fare progressi, il ritorno in termini di qualità, velocità, flessibilità e costi della stampa digitale inkjet stanno diventando sempre più allettanti per gli editori.
Secondo una ricerca di Mordor Intelligence, la stampa digitale per l’editoria sta crescendo del 6,45% all'anno. Ecco perché Thomas Poetz, consulente associato di Smithers Pira, esperti di industria della stampa e carta, prevede che entro il 2026 l’inkjet supererà la stampa litografica.
Mercato della stampa digitale - Tasso di crescita per regione 2020-2025
I vantaggi della flessibilità
Con un'industria che sta andando sempre più in direzione delle auto-pubblicazioni, delle pubblicazioni indipendenti o della stampa su richiesta, l’inkjet permette una maggiore flessibilità. La stampa offset tradizionale incoraggia le grandi tirature perché i costi unitari diminuiscono all'aumentare del numero di copie. Con l’inkjet, gli editori possono ridurre le tirature iniziali, eliminando i costi extra legati a spese di stoccaggio e di spedizione. E il budget rimanente può essere destinato al marketing o a nuovi acquisti.
"Invece di una tiratura di 1.000 copie, [un editore] potrebbe fare tre tirature da 300 copie nel corso dell'anno, passando a un modello di riassortimento delle scorte"
Con il digitale, gli editori non devono provare a indovinare le dimensioni di una tiratura, rischiando carenze o sprechi, ma possono rimanere aderenti alla domanda, stampando libri solo in base agli ordini ricevuti. Questo è anche un vantaggio per i cataloghi arretrati che possono essere stampati in modo più economico (il che significa che nessun libro tecnicamente va fuori stampa finché qualcuno lo richiede). Nel 2020, il backlist ha rappresentato il 67% di tutti i libri stampati acquistati (con un aumento del 63% rispetto all'anno precedente). I contenuti aggiornati per le ristampe, le versioni differenziate (ad esempio per lingua o regione) e perfino i contenuti personalizzati, specifici per il lettore, sono ora disponibili ad un costo accessibile.
La tecnologia inkjet aiuta anche i self-pubblisher, ovvero gli autori che si pubblicano da soli. Un tempo snobbati per essere "autori vanitosi", ora costituiscono da soli un segmento importante. Negli Stati Uniti, il tasso di libri autopubblicati è aumentato del 20% ogni anno tra il 2008 e il 2018, raggiungendo il picco di 1,5 milioni di libri in stampa. La stampa inkjet offre ai self-publisher una strada flessibile ed economicamente conveniente per entrare nel mercato, anche con piccole tirature.
Vantaggi per la sostenibilità
Ultimo, ma non meno importante, il digital inkjet è anche considerato più sostenibile dell'offset tradizionale. C'è molto meno spreco (anche senza includere le copie in eccesso dovute alla sovrapproduzione), non c'è bisogno di inchiostri derivati dal petrolio (e le autorizzazioni e le tasse di smaltimento che comportano), e non ci sono nemmeno rulli da pulire dopo ogni tiratura. Gli inchiostri acquosi a base di pigmenti e coloranti sono considerati più puliti e più sicuri, sia per lo smaltimento sia per le persone che li maneggiano.
La previsione spesso citata che, con il trionfo delle piattaforme digitali, i libri sarebbero stati dimenticati si è dimostrata oltremodo falsa, visto che i libri stampati sono oggi il formato dominante.
La stampa inkjet sarà fondamentale per adattarsi ai trend dell'editoria e contribuirà a garantire il primato della stampa per il resto del decennio e oltre.