Perché il print design sta cambiando rapidamente e cosa significa per i designer che lavorano con i brand, oggi
La pandemia ha avuto una netta influenza sul marketing, compreso il modo in cui i designer lavorano con la stampa
Il print design o design di stampa è in continua evoluzione, ogni volta con nuove tendenze che nascono e prendono vita. Comunque si manifestino, hanno sempre qualcosa da dire sull'industria creativa e sul resto del mondo. Naturalmente, per il 2022 possiamo gettare nella mischia la pandemia e le ultime tensioni globali. Il turbamento, l'angoscia, le frustrazioni e le energie represse - insieme ai cambiamenti che hanno riguardato il nuovo modo di vivere e lavorare - impatteranno nel mondo del design, nei prossimi mesi?
Come il contesto pandemico ha influenzato i graphic designers
Dana Arnett, CEO dell'agenzia creativa VSA Partners (che ha tra i suoi clienti Google, IBM e Nike, come anche Sappi) ritiene che l'imprevedibilità della pandemia abbia cambiato il nostro intero modo di vivere e lavorare e abbia influenzato anche la creatività dei designer. "La storia ci mostra come il cambiamento sociale e gli eventi abbiano un impatto diretto sul design e viceversa", dichiara, con riferimento all'era del modernismo e del design funzionale che seguì la distruzione del secondo conflitto mondiale.
Arnett non ha dubbi anche sul fatto che il design possa fare la differenza:
"I designer più esperti ed etici sono preparati per capire il cambiamento e per creare soluzioni di valore che tengano conto della metamorfosi della società e dei loro precedenti psicologici. Detto più semplicemente, il design è lì per creare significato e farà sempre la differenza nel dare un senso al cambiamento".
Sei tendenze di print design da tenere d'occhio
Qui di seguito abbiamo raccolto una selezione delle principali tendenze per il 2022. Diamo un'occhiata a come potrebbe essere il design post-pandemia e, in generale, che influenza potrà avere sulla cultura.
1. Design minimalista
È improbabile che i designer rinuncino mai al minimalismo. In questo momento è la forza trainante dietro i loghi, visto che i brand stanno lasciando la tridimensionalità per appiattire i loro loghi (il che è anche comodo per gli usi digitali) o per semplificarli. Eric Park, motion designer dell'agenzia di design Collins, i cui clienti includono Twitch e Spotify, ritiene che i sistemi semplici, basati sui simboli, siano più forti dei marchi testuali.
"Un grande simbolo può racchiudere una personalità unica, portare metafore ricche e fornire riferimenti significativi per un marchio. Un simbolo conciso e semplice si memorizza facilmente e all’istante "
2. Anti-design
In contrasto e, forse, come reazione alla pulizia e all'armonia del minimalismo, il cosiddetto design sovversivo o anti-design adotta la posizione del “tutto è permesso” - colori, caratteri, forme che contrastano o sembrano cozzare insieme, gettando all’aria modelli e nozioni di equilibrio. È una sfida ai guardiani del design e, secondo Wednesday Krus, design director della premiata agenzia creativa ThoughtMatter, ti spinge a mettere in discussione la tua pratica come designer o come utente. Non ci sarà nessun attaccamento ai vecchi metodi con quel tipoco consenso che "appiattisce le idee", afferma. L’essere sovversivi libererà le idee.
Opera dell’agenzia creativa Thought Matter per il New York Historical Society
3. Gli anni Novanta
Chiamatela voglia di retrò, chiamatela nostalgia o rinascimento, ma gli anni 90 sono tornati. In particolare, l'estetica brillante e sgargiante del primo internet fornisce ispirazione per un approccio più frastagliato e grezzo. Julius Colwyn, direttore associato di Space Doctors, agenzia britannica che ha lavorato per Nike, Alexander McQueen e O2, afferma: "Si tratta di una reazione a uno stile grafico sempre più armonioso e coerente, definito da fin troppi marchi e aziende". Di conseguenza, i modi diventeranno taglienti, con "collage stridenti, contrasti netti, neon potenti e cornici irregolari".
In modo simile, attingere alla MTV degli anni '90 tocca consapevolmente le corde della nostalgia di un tempo in cui - prima di Internet e YouTube - un canale musicale fungeva da nucleo culturale per adolescenti e giovani adulti. (Oltre a riprodurre video musicali, gli spettacoli di MTV come The Week in Rock fornivano intrattenimento globale e notizie sulle celebrità, mentre Beavis e Butthead fornivano slogan e diventavano archetipi degli anni 90).
June Frange, design director di CPB London, che ha realizzato campagne per PayPal, Glenlivet e Carlsberg, ha utilizzato un’identità old-school e una grafica sgargiante a schermo verde per - dice - riprodurre "la sensazione nostalgica da couch surfing dell'intrattenimento domestico, per un pubblico costituito principalmente di millennial".
4. ‘Gig collage’
Anche se non necessariamente retrò nel look, il 'gig collage' si rifà al look tagliuzzato e incollato del punk e del grunge vintage. È un mood che sarà particolarmente rilevante, se il 2022 vedrà la fine della pandemia e il pieno ritorno alla vita notturna, con concerti e festival. "Questa tecnica mossa e sbarazzina porterà più energia e movimento alla grafica di poster, biglietti e volantini", spiega Grace Fussell del Blue Whippet Studio di Manchester.
Questo mood low-fi, in risposta alla perfetta immagine digitale ad alta definizione, è anche evidente nel revival della Riso art. La tecnica di stampa (ora abitualmente prodotta in digitale) abbina a una grafica vibrante la sensazione di fai-da-te. Il metodo originale si basava sulla creazione di un'immagine a strati (con uno strato per ogni colore utilizzato) e, visto che non si allineavano mai perfettamente, il risultato era sempre qualcosa di imprevedibile, con un'atmosfera casalinga e amatoriale.
5. Sostenibilità
Infine, le preoccupazioni ambientali sono sempre più importanti per i consumatori, soprattutto per i più giovani (uno studio del 2020 ha mostrato che i Gen Z sono disposti a spendere di più per prodotti sostenibili e il 62% di loro preferisce acquistare da marchi sostenibili). Sono finiti i giorni in cui bastava un po’ di verde per avere credenziali ecologiche. Oggi i brand stanno assumendo un atteggiamento più coraggioso sulla propria identità, favorendo un contatto autentico con la natura. I designer dovranno pensare anche ai materiali da utilizzare - dai tipi di carta agli inchiostri e alle finiture. Sono sostenibili, con un'impronta di carbonio bassa o nulla?
6. Unire i punti
Torniamo a Dana Arnett di VSA Partners per questo. "La crescente influenza del design funzionerà solo quando andrà di pari passo con le sfide del mondo iperconnesso di oggi", afferma. I creativi dovrebbero cercare di vedere come il design si colleghi alla tecnologia, al business, all'ecologia, alla giustizia sociale e a un mondo migliore. "Alcuni dicono sia questo lo scopo del design. Io la vedo come 'l'evoluzione ecologica del design' - ed è il segno di un grande futuro per la nostra comunità creativa".